Quando ti senti perso...
- Isabel

- 13 ore fa
- Tempo di lettura: 2 min
Ci sono giorni in cui ti senti totalmente perso.
La mente corre, i pensieri si aggrovigliano, il cuore sente troppo, tutto insieme.
E allora ti chiedi:
cosa posso fare per me, adesso, in questo preciso istante?
come si resta in piedi quando dentro sembra esserci solo nebbia?
Arriva, prima o poi, per tutti.
Quel momento sottile e spiazzante in cui ti senti perso.
Non sai bene spiegare cosa sta succedendo, ma lo senti ovunque: nei pensieri che girano senza trovare uscita, nel petto che si stringe senza un motivo preciso, nel corpo che si muove, ma senza direzione.
In quei momenti cerchiamo risposte.
Cerchiamo di capire, di controllare, di sistemare.
Come se bastasse uno sforzo in più per rimettere tutto a posto.
Ma la verità è un’altra:
quando sei perso, non hai bisogno di combattere,
non serve lottare,
non serve avere risposte.
Serve, invece, scegliere piccoli gesti che salvano.
Hai bisogno di tornare a te.
E tornare a te non è un gesto eroico.
È un gesto minuscolo.
Silenzioso.
Umile.
È scegliere, in mezzo al caos...
Un respiro lento.
È stendere un tappetino anche solo per cinque minuti.
È uscire per una camminata senza sapere dove cercare nulla.
È prepararti un tè caldo come fosse un atto d’amore.
È avvolgerti in una coperta come se stessi stringendo te stessa.
Quando tutto dentro è agitato,
non serve chiederti chi diventerai domani.
Serve chiederti come puoi prenderti cura di te adesso.
Quando ti senti perso, non cercare la forza nel fare di più.
Cercala nel sentire di più.
Nel circondarti di cose belle.
Nel permetterti amore, lentezza, carezze.
A volte basta un libro che ti faccia sentire meno solo.
Una luce morbida.
Una canzone che ti accompagni.
Il sorriso di qualcuno che ti ricorda che esisti, anche così, fragile.
Una parola buona nel momento giusto.
Sono questi piccoli rituali a sciogliere i nodi.
Sono questi gesti semplici a rimettere ordine dentro.
Non perché risolvano tutto…
ma perché ti ricordano che sei al sicuro mentre attraversi.
Viviamo convinti che per uscirne dobbiamo essere forti.
Ma nessuno ci insegna che la vera forza è
permettersi la dolcezza quando ci si sente a pezzi.
Circondarti di cose belle non è una fuga.
È un ritorno.
È dire al tuo cuore: “Puoi smettere di stringerti. Ora ti tengo io.”
E così, piano piano, qualcosa cambia.
I pensieri rallentano.
Il respiro si amplia.
Il corpo si rilassa appena.
E in quello spazio nuovo, sottile, quasi impercettibile, torna a nascere la chiarezza.
Non come un fulmine.
Ma come una luce all’alba.
A volte la chiarezza non nasce dallo sforzo.
Nasce da un anima che si sente accolta.
Da un cuore a cui finalmente concedi delicati momenti di piacere.
Da quella dolcezza che non fa rumore, ma guarisce.
E capisci che non serviva lottare.
Serviva permetterti di essere fragile senza colpa.
Serviva nutrire l’anima di piccoli, delicati sapori di piacere.
E piano piano…
senza accorgertene…
la nebbia si dirada.
Il respiro si fa più ampio.
E tu torni a vederti.
E tu, che ti sentivi perso…
ti ritrovi.
Ti mando tutto il mio Amore e spero tu possa sentirlo
Isabel
💛













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