Camminare verso casa 🌿
- Isabel

- 15 ago
- Tempo di lettura: 2 min
Ci sono periodi della vita in cui ti sembra di camminare in salita su una strada che non hai scelto.
Non perché ti manchi il coraggio di seguire il cuore, ma perché le responsabilità ti hanno chiesto di andare in un’altra direzione. E così ti ritrovi a vivere in una realtà che non ti appartiene, con il peso di doverla attraversare comunque.
Ogni giorno mi alzo, respiro, e trascino un piede davanti all’altro. Ogni giorno indosso un vestito che non è mio, calzo scarpe che non si adattano alla mia pelle, e provo a camminare come se fosse naturale. Ma non lo è.
La difficoltà più grande non è solo fare un lavoro che non amo, ma condividerlo con persone che non vedono il mondo con i miei occhi. Io lo guardo con il cuore e con lo sguardo di una "bambina", sempre pronta a stupirsi, a meravigliarsi, a scoprire il bello anche nelle piccole cose. Loro invece, ogni giorno, mi mostrano il lato più duro e spigoloso della vita: cattiverie sottili, parole che feriscono, azioni mosse non da amore o rispetto, ma dal desiderio di avere più potere, più controllo.
Un potere e un controllo che, in fondo, sono illusioni. Non abbiamo potere su nulla. Non possiamo controllare niente. Tutto sfugge, tutto scorre.
Eppure resto lì, sempre più piccola, schiacciata da un mondo che non comprendo. Arranco. Fatico a respirare. Vivo in apnea.
E allora mi rifugio nei sogni. Nei progetti che, anche se ancora sospesi, mi fanno battere il cuore. Nel mio tappetino di yoga, dove il respiro torna a essere mio. Nell’immobilità di una posizione che mi riporta al centro, lontano dal rumore del mondo. Nell’immaginare i luoghi che vorrei visitare, le persone che vorrei incontrare, le idee che vorrei trasformare in realtà.
Sono loro, i miei sogni e i miei progetti, a tenermi a galla in questo mare in tempesta. Lì, soltanto lì, riesco ancora a sentire me stessa, a riconoscere la mia voce in mezzo al frastuono.
Forse questo non è il mio posto. Forse non lo è mai stato. Ma ho imparato che a volte bisogna attraversare anche i luoghi in cui non si vorrebbe stare, perché in quel percorso si forgia la forza di riconoscere il giorno in cui finalmente potrai dire: “Ora torno a casa.”
E in quel momento, so che non camminerò più solo per responsabilità, ma per amore. E allora ogni passo sarà leggero.
Dal mio Cuore al tuo
Isabel
🌿





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