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Trovare Agio nel Disagio

Sostenersi a ciò da cui vuoi scappare è un atto di coraggio e così lo è uscire dalla tua zona di comfort.  Sebbene possa sembrare difficile all'inizio, e persino caotico nel mezzo, alla fine può essere così gratificante perché ti permette di esplorare un intero nuovo mondo di possibilità.


Proprio questo, uscire dalla zona di comfort, è qualcosa di duro e fresco per me.  Ultimamente per molti versi mi sento più a disagio che mai, e il bello è che questa è proprio quella zona di crescita profonda.


Una cosa su cui mi sto esercitando è ricordare che la paura e l'ansia a volte possono indicare che mi sto muovendo in una direzione positiva.  Una direzione diversa da quella a cui sono abituata, ed è proprio perché incontro così tanto di non conosciuto, che si scatena in me la paura.


Come dice una delle mie citazioni preferite di Roy T. Bennet, "Trasforma i tuoi ostacoli in opportunità e i tuoi problemi in possibilità", queste sono parole che adoro e che sempre cerco di ricordare quando la ‘merda’ impazzisce nel mio cervello ...  Sono parole che mi fanno compiere un'inversione cerebrale a U, dal proiettarmi verso l'esterno mi porta al guardarmi dentro.  Da vittima divento partecipante della tempesta di ‘merda’, e cerco di scoprire quale possibilità possa eruttare dal profondo del mio disagio.


A volte ho sentito una densa nuvola scura che bloccava il mio contatto con qualsiasi tipo di conforto riconoscibile.


Questa sensazione non è nuova per me, era la mia "norma", una sensazione in cui mi sedevo, ero solita stare e da cui lottavo per cercare di uscire.  E l’unica, che adesso so, serve uno scopo più alto.  Lo scopo, credo, sia quello di essere ampliato, espanso.  Questo è ciò che vedo, è come lo sento.


Sentirsi persi e fuori posto, un senso di perdita di sé, può essere un modo in cui scopriamo nuovi percorsi inesplorati.  Può sembrare spaventoso, come trovarsi in una fitta foresta e perdere il sentiero.  Ma quando ci sentiamo persi, i nostri sensi si aprono di più alla ricerca di una nuova strada verso casa.  Una parte della nostra mente cerca nuove soluzioni, come le radici delle piante in una siccità.  E anche se i campanelli d'allarme possono suonare nel nostro sistema nervoso, la nostra guida interiore è ancora lì, ancora più potente, per noi sulla quale atterrare.


Vedo che tutte le cose che provo quando mi trovo in una sorta di luogo buio, sono come i bambini che giocano nel cortile di una scuola, semplicemente con il bisogno di liberare un po' di energia ed esprimersi.  Penso che gli aspetti più spaventosi all'interno scolpiscano nuovi tunnel e aprano porte inimmaginabili in nuovi territori del Sé.


E credo che a volte l'unico modo per evolversi sia quello di stare e sentirsi nell'oscurità per un po' finché i nuovi semi non sono germogliati e sono abbastanza forti da sfondare il marciapiede.


Stanno accadendo così tante cose…

E so che tutti lo sentiamo.

PROFONDO.

Si stanno aprendo così immensi nuovi territori.

Ci stiamo stretchando.  Allungando. Espandendo.


C'è questa citazione del Mahatma Gandhi che dice che non è saggio essere troppo sicuri della propria saggezza.  È salutare ricordare che il più forte potrebbe indebolirsi e il più saggio potrebbe sbagliare.


Mi ricorda di ricordare di avere l'umiltà di permettere a ciò che era considerato stabile e forte di sgretolarsi, e di avere il coraggio di sbagliare per espandermi.


La vita è grandiosa nel modo in cui mi insegna.

Mi sento come se fossimo letteralmente inzuppati di esperienze che svelano cose che potremmo o non potremmo avere un tempo per vedere, che spogliano la nostra vecchia immagine e rivelano cose nuove che non ci saremmo mai aspettati.  Diventiamo maturi, come tutto il resto.  Come il Mondo.


E ogni parte della vita è un processo con così tanti strati inspiegabili, ognuno dei quali ci conduce al successivo.


Le nostre sfide sono come percorsi ad ostacoli che creano quell’attrito per noi per evolvere in modo esponenziale oltre il nostro stato attuale.


A volte abbiamo il bisogno di sentire che stiamo tornando indietro, o anche solo che siamo bloccati in un punto, poiché proprio questi momenti creano la tensione che a volte è necessaria per catapultarci in un nuovo territorio.


Ricorda tutta la grandezza che è cresciuta dentro di te e nel fango delle tue avversità.  Concentrati su quelle crescite così da rimanere focalizzato nel centro del viaggio in cui ti trovi.


Quando così tante parti e pezzi di vita sono vibrantemente imprevedibili e incerti, puoi raggiungere le cose che dentro di te vanno oltre le parole.  È quel qualcosa di più grande e profondo in cui ci si perde selvaggiamente per trovarlo.


Siamo tutti intrecciati e cablati in modi che sono garantiti per essere unici e quindi ognuno di noi ha il proprio modo personale di collegarsi allo spazio oltre il rumore.  Lo spazio oltre il rumore, contiene ancora il rumore.  Esso ne è il contenitore.  Ed è il luogo in cui forse possiamo anche trovarci per essere oltremodo capaci di trattenere e accettare tutte le parti contrastanti.  È il luogo che irradia con la consapevolezza che tutto va bene.  Il ricordo di come prendere le cose così come vengono. La sofficitá della piuma accogliente anche nel caos percepito.


Non abbiamo bisogno di cercare di restare lì per sempre.


Essere Umani significa entrare e uscire e imparare dai sentieri ondulati lungo la strada.


Crescere come Esseri Umani è ricordare che è ciò che siamo.


Sostenersi a ciò da cui vogliamo scappare ed esplorare le infinite possibilità che ci aspettano.


Possiamo tutti noi essere guidati dall'Amore ed essere sempre condotti a casa verso il vero Sé.


Ti amo così tanto e spero che tu possa sentirlo!


Namaste

Isabel

🌸



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